EXPOst by Simone Busetti;Bruno Dente;

EXPOst by Simone Busetti;Bruno Dente;

autore:Simone, Busetti;Bruno, Dente; [Busetti, Simone Dente, Bruno]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Saggi
ISBN: 9788815350664
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2018-09-14T22:00:00+00:00


3. Semplificare l’organizzazione di eventi

Immaginate di voler organizzare un evento, un piccolo concerto o un qualunque tipo di performance dal vivo, magari in un luogo pubblico, magari nel centro storico di una grande città. Avrete bisogno di qualche permesso, ma quale? Questa è la domanda che si sono posti tutti gli organizzatori durante il semestre di Expo, ovvero qualche migliaio di soggetti, molti dei quali non italiani e senza alcuna esperienza della città e tanto meno della sua amministrazione.

Prima dell’Expo, la risposta a quella semplice domanda poteva significare un vero e proprio incubo burocratico. Per un evento di medie dimensioni – un concerto con un piccolo palco in un’area verde – si dovevano ottenere autorizzazioni e permessi coinvolgendo circa 11 uffici del Comune più la SIAE e la ASL, presentando fino a 60 documenti, spesso uno doppione dell’altro. C’era l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico, la concessione d’uso di spazio comunale, l’autorizzazione per la licenza per il pubblico spettacolo, l’agibilità, la deroga rumori e molti altri ancora, con l’amministrazione coinvolta in lungo e in largo per ottenere dai diversi uffici le diverse autorizzazioni. Comunque lo si guardava, era un modello senza speranza, soprattutto se lo si guarda dal punto di vista di un proponente straniero. Fortunatamente, nessuno degli operatori passati per ExpoinCittà ha dovuto farne esperienza.

Nella convenzione istitutiva di ExpoinCittà del febbraio 2014 si citava soltanto un servizio di informazione per le procedure. Poco prima, però, a gennaio 2014, era partito uno studio di fattibilità per un progetto molto più ambizioso, la costituzione di uno sportello unico che potesse accentrare tutte le procedure necessarie per organizzare un evento. Non è un caso che di questo non si parlasse nella convenzione. Costituire lo sportello voleva dire infatti rivedere modalità di lavoro, spostare personale, e in ultima analisi ridistribuire poteri tra le diverse parti dell’amministrazione. Le resistenze furono infatti moltissime, ma maggiore fu l’argomento dell’Expo: bisognava semplificare, almeno per il semestre espositivo.

In meno di un anno, a dicembre 2014, si arrivò quindi a una soluzione temporanea da utilizzare per il semestre. Lasciati invariati i poteri dei diversi settori dell’amministrazione, si optò per predisporre un modulo unico che integrava nelle sue sezioni i vecchi moduli, e per ricollocare fisicamente i diversi responsabili in un unico ufficio: una specie di task force per l’Expo, il cosiddetto Sportello Manifestazioni ExpoinCittà. A marzo, poi, il Comune firmò una convenzione con la SIAE, in modo che chi fosse passato per lo sportello avrebbe avuto automaticamente i necessari permessi (oltre ad alcune agevolazioni sui contributi dovuti). Infine, anche le autorizzazioni a titolarità dell’ASL furono eccezionalmente integrate nella task force, anche in questo caso attraverso un distaccamento di personale nel nuovo ufficio.

Competenze invariate, quindi, ma una procedura più chiara, che evitava dimenticanze più o meno involontarie di alcuni permessi, che omogeneizzava il trattamento di uno stesso evento da parte di uffici diversi, e che tagliava fortemente i tempi. La sperimentazione fu un successo abbastanza ovvio e aiutò a costruire un consenso praticamente immediato, anche al di fuori di Milano.



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